L'arcipelago del Sulcis

Situato a pochi chilometri dalle coste della Sardegna, l'Arcipelago del Sulcis si trova nella parte sud-occidentale della regione sarda. L'arcipelago è composto da due isole principali, Sant'Antioco e San Pietro, e da diversi isolotti minori: L'isola Piana (l'unica abitata a parte le maggiori), l'isola del Toro, della Vacca, del Vitello, del Corno e dei Ratti. 

Nelle isole sono presenti tre comuni: il più grande è Sant'Antioco, con oltre 11.000 abitanti, Carloforte, circa 6.000 abitanti, ed il più piccolo, Calasetta, con poco meno di 3.000 abitanti. Particolarità dell'arcipelago è che nei comun di Carloforte e di Calasetta si parla il tabarchino, idioma ligure portato da una originaria comunità pegliese che giunse nell'arcipelago dall'isola di Tabarca a metà del '700.

Cenni storici

L'isola di Sant'Antioco è stata abitata fin dalla preistoria, da popolazioni native in età nuragica. Intorno al IX secoloa.C. si stabilì una colonia fenicia, per poi essere conquistata dai cartaginesi nel VI secolo a.C.

Dopo le guerre puniche fu conquistata dai romani, prendendo il nome di Sulcis (che poi diede anche il nome a tutto il territorio circostante. La caduta dell'Impero romano d'Occidente vide la sua annessione a quello d'Oriente e conseguentemente a questo al Giudicato di Cagliari, uno dei regni giudicali indipendenti della Sardegna medievale. In questo periodo l'isola dovette subire numerose invasioni barbariche e incursioni pirate da parte delle popolazioni cosiddette "barbaresche" (che vivevano nei territori corrispondenti a parti dell'attuale Algeria, Tunisia, Libia). Per molto tempo i pirati vi fecero base, soprattutto nelle zone disabitate.

Nel 1713, con il trattato di Utrecht, passò con tutto il regno di Sardegna ai Savoia. L'isola di Sant'Antioco fu ceduta alla Francia nel 1796 con il Trattato di Parigi, e restituita ai Savoia nel 1815.

L'isola di Sant'Antioco è l'unica delle isole minori  europee che presenta la presenza di due popolazioni storicamente diverse per tradizioni, costumi e lingua. Sarda quella del comune di Sant'Antioco; tabarchina la popolazione del comune di Calasetta. 

Isola di San Pietro

Frequentata fin dall'antichità da popolazioni autoctone, dai fenici, cartaginesi, e poi dai romani, queste hanno lasciato tracce numerose del loro passaggio, soprattutto tombe analoghe a quelle dell'isola di Sant'Antioco. 

La colonizzazione, al pari di quella della vicina Calasetta, avvenne dal trasferimento della popolazione dall'isola di Tabarca, che a loro volta provenivano da Pegli. Sull'isola di San Pietro, come nella vicina Calasetta, infatti, si parla il Tabarchino, variante del ligure. 

 
 
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